sabato, marzo 19, 2011
Unità... di che?
Qualcuno può spiegarmi l'utilità di tutte ste celebrazioni dell'unità d'Italia, in pompa magna? Cosa significa il termine unione, quando poi vedo che c'è uno spietato disinteresse verso il genere umano?

Si è fermato il paese per una giornata, ma credete che questo possa aver cambiato le idee delle persone? Intendo dire, andando più in concreto, pensate che i leghisti (non voglio dare una connotazione politica al post, ma semplicemente rendere più chiaro il concetto portandolo su basi concrete) la penseranno diversamente nei confronti della gente di colore o degli immigrati, dopo questa "festa" (che ho trovato inutile, avendo anche la mia attenzione fissa a ciò che accade in Giappone)?

Forse, quei soldi che si sono spesi, potevano essere usati per dare una mano perlomeno a quelle persone che si ritrovano a dover fuggire da un paese messo in ginocchio letteralmente. O forse, l'unica vostra preoccupazione sono le ripercussioni che uno tsunami e una crisi nucleare possono avere da un punto di vista economico? Le vite non contano davvero niente?

Oltretutto, anche i media, sembrano dedicare spazio ad altro... e la cosa mi sembra anche oltremodo stupida. Se la situazione di Fukushima si aggrava, ci saranno conseguenze piuttosto gravi, anche (ragionando in termini piuttosto realisti) su scala mondiale.

Forse il mondo comincerà a preoccuparsi, solo quando non potrà più comprarsi la PS3 a cifre modiche. Io invece mi preoccupo sin da ora. Se poi morite, cavoli vostri...

Io mi sa che non muoio, dato che ho scoperto, parlandone nei giorni scorsi con mia mamma, che praticamente ho sempre usato il sale iodato come condimento dei cibi (da che sono al mondo... i miei genitori da tipo una trentina d'anni o forse più). Poi magari mi suicido, perchè resto l'unico essere vivente...

Non si può acclamare unità, quando poi, anche queste cose, le si guarda con sufficienza e superficialità. Noto che come popolo, siamo molto bravi a disinteressarci degli altri...

Vorrei che ci si mostrasse uniti nei fatti e non solo per retorica. Ma noto, con dispiacere, che spesso la gente tende a prendere le distanze, invece che cercare punti di contatto col "diverso" (diverso perchè magari non lo si conosce o lo si conosce superficialmente). Credo che dal "diverso", si potrebbe persino imparare qualcosa, qualora lo si volesse...

 
scritto da Shpalmina alle ore 17:16 | Permalink |


0 Comments:




AddThis Social Bookmark Button