martedì, gennaio 29, 2008
Stessa lunghezza d'onda...
Ho aperto un altro cassettino della mia memoria... Mi provo a spiegare, nel modo più chiaro che mi riesca di fare.

Se, fino a giovedì, qualcuno mi domandava chi fosse Alberto Fortis, avrei potuto dire che lo conoscevo solo di fama. Da venerdì, dovrei ritrattare la questione, diciamo. Anche perchè, proprio venerdì, mi sono imbattuta nella canzone La sedia di lillà.

Dovrei ritrattare, semplicemente perchè quelle note mi erano familiari sin da che ero più piccola ma, per scarsa consapevolezza (e forse anche per scarsa attitudine che avevo a quei tempi), non mi ero fatta tante domande e non mi ero poi così dannata l'animo.

Riascoltandola adesso, a distanza di qualche anno, mi sono resa conto che è favolosa... o comunque, che qualche considerazione in più da parte mia, l'avrebbe meritata in passato, così come la merita ora. Ed è praticamente da venerdì che l'ho menata un pò con Fortis a due "fave". :D

Volendo poi erudirmi un pò (non si è mai "studentessi" abbastanza, qualcuno dirà ;) ), via Wikipedia, ho poi scoperto che, dietro a queste note favolose... non solo per quanto riguarda questa canzone, ma per tutto il primo album di Fortis, c'è praticamente la PFM (leggi Premoli, Mussida e Dijvas). Una cosa che posso cogliere solo gioiosamente, considerando che il "capitolo" PFM, lo vorrei approfondire a più non posso, diciamo così.

Poi, cosa che mi fa essere donna ancor più felice, è che ieri a Cordialmente han messo su Milano e Vincenzo (altro brano di Fortis, tratto dal primo album! :D ). Dovrei giusto rodarla un pò meglio, anche perchè per questa era il mio primo ascolto, ma mi è piaciuta molto. :)

Approfondirò meglio Fortis, dopo l'uscita del disco degli Elii. :) Questo, è quello che mi preme maggiormente ora. :)

Nel frattempo, buon Dopofestival!!! :D

Ciao!!!
 
scritto da Shpalmina alle ore 20:06 | Permalink |


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