mercoledì, giugno 30, 2010
Ieri non mi andava...
Quando ti dicono una brutta notizia, appena ti alzi dal letto, finisci anche per rovinarti l'umore per il resto della giornata. Ieri, che fosse morto Taricone, l'ho saputo così, oltretutto senza filtri. Ci son rimasta male, soprattutto per il modo in cui è morto e per la sua giovane età.

E' molto triste pensare che un ragazzo se ne possa andare in quella maniera (l'unica consolazione che un suo familiare o chi lo conosce a fondo può avere è quella che se ne è andato praticando una delle sue passioni più grandi, quella per il paracadutismo), oltretutto avendo ancora dei progetti davanti.

Passi che si sia fatto conoscere (e ben volere) per l'aver fatto parte di un reality show, etichetta che ha comunque cercato di togliersi, studiando e impegnandosi per essere attore. Ce l'aveva fatta, in questo, anche se credo che difficilmente sarebbe diventato un Mastroianni o un Gassman... Ho apprezzato il suo volersi impegnare a migliorarsi, dato che solitamente chi fa strada nel mondo dello spettacolo, si fa passare un'autostrada in mezzo alle gambe (non mettendoci dell'impegno, quindi...).

Poi, beh, su Facebook, a riguardo, mi passa davanti un link che dice "Ammirare una persona solo dopo la sua morte" e come sottotitolo c'ha "finto buonismo"... In risposta dico che non è finto buonismo, ma è intelligenza... anche perchè prendendo letteralmente quanto scritto, uno non può neanche ammirare Mozart o Beethoven, perchè morti eoni fa. Oppure, io non posso ammirare Elvis o, che so, Lennon, perchè son nata dopo che erano morti e quindi li ho scoperti appunto dopo la morte? Quel link è di una puerilità sconcertante, non so se mi spiego. Anche perchè di una persona, rimane quello che la stessa ci ha lasciato da vivo...

Avendo io 28 anni, non tanti di meno di quelli che aveva Taricone, ho fatto mille riflessioni... Avrei quasi preferito sentir dire da altri che "se l'è cercata", piuttosto che leggere cinismo subdolo o proprio mettere a risalto la propria incapacità intellettiva... Se il mondo va su questa strada, finiremo per divorarci a vicenda.

Forse queste cose le capiscono solo quelli che hanno perso parenti o amici in età troppo giovane... Io rientro appieno in questo caso, dato che da quando 15 anni fa morì mio cugino (che di anni ne aveva 26), vedo anche la morte in maniera diversa... (e con cuore non così leggero). Mio cugino, di progetti, ne aveva a migliaia... Se penso che è morto in un incidente in moto, mentre dalla casa in cui sarebbe voluto andare a convivere con la sua ragazza, si stava recando al lavoro, rimango davvero senza parole...

Scusate lo sfogo, ma mi sentivo di farlo...

 
scritto da Shpalmina alle ore 11:04 | Permalink |


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