lunedì, ottobre 24, 2011
Ho pianto...
Cercherò di fare una cronistoria veloce e chiara: ieri, prima di mettermi a scrivere nel blog, mi sono messa a stampare dei fogli che mi servivano oggi per il lavoro. Non ho avuto subito per la mente di accendere la tv e di seguire il motociclismo e la MotoGP, perchè presa anche da ciò che stavo facendo, non avevo a mente ci fossero proprio in quel mentre le corse. (considerando anche che a volte vanno a correre in posti fuori dal mondo e con fusi orari differenti, proprio mi son dimenticata)

Apprendo da Facebook, come una doccia fredda, della morte di Simoncelli. Le corse di motociclismo, le seguo in pratica da quando hanno iniziato a correrci dapprima Biaggi, poi Capirossi, fino a Valentino Rossi. (non ho ricordi storici precedenti a riguardo, mio malgrado) 

In quegli anni poi ero affamata di sport, nel senso, che tutti gli sport possibili e immaginabili li guardavo con interesse e oltretutto conoscevo qualunque regola. Seguivo anche molto volentieri la Formula 1 e quando morì Senna, ci stetti veramente male (lo ricordo bene anche perchè di lì a pochi giorni avrei compiuto dodici anni). Le immagini di quell'incidente le ho ancora impresse nella mente adesso... Ricordo poi che il giorno prima, durante le prove, morì pure Ratzenberger. Queste cose le vidi in diretta e con lo stato d'animo molto partecipe di chi guarda con passione qualunque attività agonistica (e forse si è anche euforizzati, in quegli attimi, non so come definire la cosa)

Ieri, a sapere della morte di Simoncelli, del quale non posso definirmi tifosa, ma lo seguivo comunque con piacere, anche perchè delle mie parti, mi è preso un tuffo al cuore. Se avessi visto l'incidente in diretta, probabilmente mi sarebbe preso un colpo. Ne ho visti anche molti altri di incidenti (persino quello di Tomizawa anno scorso non mi sono fatta mancare), o anche semplici cadute, ma quella di ieri, mi ha impressionato, soprattutto per la casualità tragica che l'ha innescata... Non ricordo di aver mai visto una moto che in fase di caduta, anzichè prendere la tangente, si porti sull'interno e segua la traiettoria di una curva, così com'è successo ieri, in più finendo per tagliare la strada a due moto che hanno praticamente preso in pieno il povero Simoncelli, spezzandogli prima l'osso del collo e poi strappandogli il casco. Praticamente, checchè se ne dica, lui è morto sul colpo. Ho anche provato a pensare che se Simoncelli fosse caduto in un tratto completamente rettilineo, probabilmente anche la traiettoria di conseguenza sarebbe stata differente... e invece non è stato così. 

Mi ha rattristato molto, anche perchè aveva soli 24 anni. E non vedo dove stia l'ipocrisia, nel sentirsi umanamente partecipi ad un lutto. E' più ipocrita (e molto poco umano) giudicare ipocrita chi si sente veramente colpito e sconvolto da una notizia del genere. Se poi, uno vuol sentirsi libero di comunicare il proprio dispiacere, non vedo quale sia il problema. Mi sembra troppo comodo il "colpirne uno per educarne 100"... Non credo che funzioni così, anche perchè ogni persona reagisce a questo tipo di stimoli in maniera personale. E credo che se uno vuole dichiararsi dispiaciuto, può benissimo farlo, senza che nessuno gli vada poi a recriminare niente. Mi sembra che di sti tempi ci si è troppo abituati a limitare la libertà della gente, tacciandola di ipocrisia. 

C'è una frase a cui io farei riferimento (che potrei anche definire un dogma, sotto certi aspetti) e sarebbe: "la mia libertà finisce quando comincia la tua". Credo sia validissima da considerare, soprattutto in queste circostanze, quando si vanno a toccare anche i sentimenti dei singoli. 

Volendo fare questioni sui numeri, posso dire che il 23 (giorno della morte di Simoncelli), coincide anche col giorno in cui perse la vita mio cugino (quello dell'incidente stradale in moto, già citato e stracitato. Lui però morì di giugno). Grazie al cielo a quel numero sono legati anche momenti belli della mia vita... Altrimenti sarebbe anche il caso di strappare tutti quei 23 dai calendari e passare direttamente al 24, saltandoli... 

Oltre allo stato d'animo cupo, ieri ne è successa un'altra strana ed anche spaventosa... Già ero scossa per quanto accaduto in MotoGP, poco dopo il pranzo, verso le 13:30, si sentono come due esplosioni ravvicinate e fortissime... tant'è che ho persino avuto paura fosse esplosa una qualche auto o una qualche caldaia o tubatura... Per un attimo ho persino temuto venisse giù il condominio... Guardando poi sul web, sono poi venuta a sapere che il tutto era colpa di due jet militari che avevano superato la barriera del suono... La cosa surreale è che loro stavano a Forlì, a quanto ho capito e queste due botte violentissime si sono avvertite benissimo qui a Cesena e a Ravenna... Cose dell'altro mondo...
 
scritto da Shpalmina alle ore 18:56 | Permalink |


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