Ecco, i figli degli anni '80, hanno vissuto e, forse, subìto l'era della musica elettronica. Quei miei primi anni di vita, di cui ho conservato qualche ricordo, sono stati impregnati da suoni di tastiere e sintetizzatori, ai quali mi abituai fin da piccolissima (i miei primi ricordi di musica a matrice elettronica si rifanno ai Righeira, pensate un pò), per cui non posso non amarli. A me, che son cresciuta con questi suoni nella testa, sentire canzoni quali Rock'n'Roll Robot di Alberto Camerini, oppure Such a Shame dei Talk Talk e tanto, ma veramente tanto altro ancora, che vorrei citare, ma finirei per fare un elenco lunghissimo e tendenzialmente logorroico, fa veramente uno stranissimo effetto sentirle ancora oggi, provocandomi anche un qualcosa di veramente gustoso da vivere a livello emotivo. Poi, beh, crescendo, mi sono sempre mantenuta amante dei suoni di synth e tastiera, ma ho anche approfondito la conoscenza a livello esclusivamente sonoro, di altri strumenti, trovando nel suono del pianoforte (in primis) e nei bassi, la mia seconda casa, diciamo. Mi sto pure scoprendo amante di suoni che difficilmente avrei pensato di apprezzare, tant'è che ultimamente mi sto innamorando del jazz, anche se, non avrei idea di come approfondirne la conoscenza, anche perchè ascoltarmi il jazz puro un pò mi spaventa, essendo più abituata alla sua variante jazz-rock (Weather Report, per esempio). Se qualche buon'anima, avesse un qualche consiglio da darmi su cosa ascoltare di jazz (magari qualcosa di non impegnativo), i suoi consigli li accoglierei di buon grado. Io, per cominciare, avrei pensato a Louis Prima. Secondo voi, farei bene, o dovrei orientarmi diversamente?

Ciao!!!!!